La Scatola di Lemarchand. Raccontare Clive Barker.

Erano gli anni delle superiori -non posso sbagliare-, guardando in retrospettiva tutto il mio percorso di letture, mi sarei potuto definire un lettore prevalentemente di genere e tra i vari nomi usati come vero e proprio amuleto, come manifesto del fantastico, non poteva mancare Clive Barker.

Ricordo l’emozione dopo l’aver scoperto uno scrittore così lontano da qualsiasi cosa mi fosse capitata a tiro, una voce al tempo stesso -con mia grande sorpresa- così dimenticata nel nostro paese.

Passano gli anni e Barker diventa una delle mie coperte di Linus, una sorta di nome da centellinare e verso il quale ritornare ogni volta avessi avuto voglia di toccare una letteratura scomoda ma confortante. Pagine e pagine macinate e libri su libri introvabili cercati tra mercatini e il meraviglioso mondo dell’internet. Anni nei quali quella penna diventata ormai modello, riuscì a consolidarsi, a convincermi in ogni sua forma mentre la sua diffusione non faceva molti miglioramenti.

In seguito mi resi conto di quanto il suo universo complesso fosse molto immediato da raccontare e nel farlo trovai, agli albori dei primi social, diverse persone altrettanto scottate e appassionate. Mi resi conto come quel tipo di orrore, in un momento in cui era visto con diffidenza da una grande fetta di lettori, dovesse essere raccontato.

Articoli, video dedicati e un gruppo Facebook a tema: CLIVE BARKER – Italia. Un luogo per riunire una piccola comunità di fedeli, tenerci aggiornati sulle letture e le news dedicate al nostro. Questo quanto successo negli ultimi anni di consigli appassionati pronti ad abbracciare soprattutto nuovi lettori lontani da questo autore.

Oggi molto è cambiato, per quanto Barker non sia ancora arrivato -come all’estero- al grande pubblico, sul panorama italiano si è imposta Independent Legions Publishing, casa editrice interamente dedita alla letteratura horror, capace in pochissimo tempo di rilevare diritti vecchi e nuovi e riproporre con continuità quel nome che da troppo tempo era mancato.



Da Jakabok ai Vangeli di Sangue passando per racconti inediti e la ripubblicazione di qualche must (Schiavi dell’inferno su tutti), sotto la guida di Alessandro Manzetti tutto sembra aver trovato una nuova felice dimensione.
Un genere da sempre trattato con sufficienza nei confronti del quale si sta finalmente curando un corredo di elementi satellitari fondamentali: dall’istituzione di premi dedicati, alla creazione di una piattaforma podcast come centro di discussione.

A questo punto si inserisce il sottoscritto, quando con la creazione di Cemetery Pod è stato chiamato per partecipare al progetto e supportare la nobile causa con il suo contributo. Da Manzetti aka Caleb Battiago, unico autore italiano a vincere il Premio Bram Stoker, mi sono fatto raccontare di uno spazio non legato esclusivamente alla sua casa editrice, ma un vero e proprio luogo in cui cinema, letture e argomenti legati al tema oscuro potessero trovare casa. A me il compito di raccontare Barker, un episodio podcast al mese per trattare -no spoiler- ogni aspetto di quell’universo fatti di svariati mondi che mi stregò quasi dieci anni fa.

Decido di chiamarlo La Scatola di Lemarchand, come uno dei numerosi enigmi resi celebri dall’autore di Liverpool, una scatola, un gioco che se risolto può aprire le porte verso la dimensione più estrema del piacere infinito.

Ho pensato quindi di raggruppare anche qui tutti gli episodi di questo lungo racconto, in modo che neanche un tassello vada perso:

  1. La Scatola di Lemarchand: Introduzione.
  2. Libri di Sangue.
  3. La Trilogia di Hellraiser.
  4. L’influenza Barkerina.
  5. in arrivo

Con la speranza di ritrovarvi anche in questa forma, con questo appuntamento fisso alla fine di ogni mese, spero di poter risolvere l’enigma con voi. E se così non dovesse essere rimarrà il racconto di una delle voci che entreranno a pieno titolo nel canone, di uno degli autori tra i due secoli più importanti per la letteratura di genere e non. A questo punto questo progetto testimonierà solo come il sottoscritto lo aveva detto, come il lavoro di anni avrà un senso a posteriori, come molti lettori potrebbero esser stati cechi o non abbiano avuto semplicemente coraggio.



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