Le cose che non facciamo di Andrés Neuman

Le cose che non facciamo di Andrés Neuman SUR

Dopo le prime pubblicazioni per Ponte alle grazie, Andrés Neuman, giovane autore argentino, torna in Italia grazie a SUR con Le cose che non facciamo: un contenitore di storie, di frammenti e di piccoli attimi.

Quelle scelte da Neuman, sono parole precise, chirurgiche atte a costruire un contenitore nel quale inserire e approfondire diverse tematiche.


Le cose che non facciamo è la parte dedicata ai rapporti amorosi di coppia, uno studio basato sulla mancanza che pone l’accento sulla felicità, la voglia di avvicinarsi a un modello ideale, la specularità emozionale che può far crollare un rapporto, per poi passare all’amore verso le cose non fatte, a quella meraviglia aperta sull’altrove, limitata da una riga tracciata sulla sabbia da una racchetta. Al di là di questa le nostre libertà, il nostro vissuto da far conciliare con l’altro.

Si capiva che la vita è più o meno un amore di squadra, che non esiste di per sé, cos’è la vita se no ci sono due volontà coinvolte e un dolore condiviso (…)

Questo si chiede uno dei protagonisti dei numerosi racconti dedicati all’altro, all’estraneo o al familiare. Qui la responsabilità nei confronti dei sentimenti della vita cambia sfumatura diventando più oscura, l’amore nascosto è quello protagonista, quello che una volta trovato potrebbe definire anche la nostra persona. Il coraggio di ammettere il proprio stare al mondo e il tempo saranno gli unici ostacoli.

Le cose non si mettono in ordine perché restino intatte, si sistemano per invitare il tempo a fare il suo lavoro.

Le ultime parti sono un viaggio verso gli ultimi attimi, gli ultimi secondi che ci separano dalla morte e dall’innocenza. Il tutto trattato con un fare misto tra il giocoso e il nostalgico. Un’esperienza bizzarra come quella di seguire il poeta Piotr Czerny nella ricerca della sua ultima poesia.

Proprio queste sono le storie di Neuman, piccoli racconti che toccano la poesia senza inglobarla, servendosene occasionalmente per emozionare il lettore con frasi suggestive.

E se nel decalogo di uno scrittore di racconti si afferma:

Ci sono racconti che meriterebbero di finire con un punto e virgola;


ultimare la lettura de Le cose che non facciamo potrebbe farci capire quanti siano i segni di interpunzione che ci separano dalla felicità. Quei momenti in cui ognuno di noi deve prendere una decisione importante, quella pausa che ci permette di incamminarci su una strada piuttosto che un’altra. Le volte però, sembra volerci dire Neuman, basterebbe avere il coraggio di tralasciare quella virgola, sulla carta come nella vita.

Alla prossima