Tempo di spargere pietre di Estevão Azevedo
Uomini circondati dalla terra pronti a scavare senza nessuna interruzione, tralasciando fatica, fame e pensieri. Ai personaggi Estevão Azevedo e del suo «Tempo di spargere pietre» (edito caravan edizioni) interessa solo la terra.
Questa è la storia di un giovane autore brasiliano classe ’78, pronto a sporcarsi le mani spingendo i suoi personaggi verso una sopravvivenza non scontata. Tra questi e i loro più intimi desideri, proprio quella terra tanto battuta e i suoi frutti tanto ricercati: i diamanti sono l’unica forma di sostentamento, la materia prima necessaria per salvarsi da una vita di stenti.
La soluzione sarebbe venuta da Dio e, per Dio, ogni luogo era qui e ogni tempo era ora.
Cosa fare di fronte all’assenza di ricchezza? Di fronte a un Brasile rurale povero di risorse e ricco di maschere, rimane un mistero. Sono proprio i caratteri, alcune maschere vicine alla commedia, a popolare questo romanzo fatto di protagonisti con ruoli definiti fin dalle prime battute, a cercare di dar risposta a questa domanda.
Nel mezzo l’amore non voluto dalle famiglie, l’amicizia non ricambiata per una serie di malintesi, l’offesa come elemento scatenante e la morte pronta a chiudere il sipario e ricoprire di macerie ogni singola esistenza.
Il dolore sembra contaminare qualsiasi tipo di amore di questi uomini consumati dalla natura, da una legge spietata che permette la vendetta e la rivalsa.
Rodrigo e Ximena sono figli di nemici giurati, nulla di tutto questo è però importante. In questo tempo di spargere pietre l’intreccio sembra essere l’elemento più debole, più classico e quindi telefonato.
Nello scavare viene svelata la vera sorpresa del romanzo: una scrittura che brilla di luce propria grazie alla quale Azevedo riesce a regalare momenti di forte intensità dedicati a una ricerca tutta nostra, caratterizzata da un dolore più universale.
Il dolore che serve sentire è quello di domani.
Cercare questa ricchezza con questo autore brasiliano è stato cercare una felicità del quotidiano tutta da guadagnare, spostando pietre, mischiando rapporti, subendo una serie di ingiustizie. Pagina dopo pagina sono stato spinto da un luccichio, quel velo di speranza pronto ad andare contro tutto e tutti che necessita di esser tenuto stretto giorno dopo giorno, come lo stesso piccone per smuovere con fatica la il terreno. Lasciarlo significa la morte.
Autore: Estevão Azevedo
Traduttore: Vincenzo Barca
Editore: caravan edizioni
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