Il paese dei segreti addii di Mimmo Sammartino – #Stregathon

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Grazie allo Stregathon, la maratona di lettura a tema Premio Strega, anche quest’anno sono riuscito ad approfondire diverse voci della letteratura italiana contemporanea. Tra queste Il paese dei segreti addii di Mimmo Sammartino (edito Hacca), uno dei romanzi sfortunatamente fagocitati dalle dinamiche del premio.


Un rivolo scarlatto come il sangue sporca la neve da sempre immacolata di Pietraforita. È un avvenimento anomalo ad aprire la storia di Sammartino, una vicenda corale ambientata in uno di quei luoghi oggi per lo più abbandonati. Un paesino sperduto chissà dove, pieno di storie e di solitudini che cercano di conciliarsi con il mondo circostante.

Un luogo immaginario popolato da quelli che potremmo definire antieroi: uomini e donne apparentemente sconfitti dal destino alla continua ricerca di un sognato riscatto.
Nomi i quali non vi direbbero nulla, volti sconosciuti tutti da scoprire attraverso uno stile a metà tra il fiabesco e la preghiera. 

Una canzone accorata, che induceva a riappacificarsi con le asprezze della vita, con i dolori e i languori che ci attraversano i respiri.

Al dolore, gli amori e i rimpianti, Sammartino aggiunge a corredo la dimenticanza, l’elemento per il quale l’interno dei nostri cuori si strugge maggiormente. Cerchiamo sempre quelle sensazioni passate, quei momenti di felicità, quegli affetti che ci sono stati strappati le volte anche costringendoci a ritornare indietro. Lo stesso percorso intrapreso da Habel, fuggito ragazzo e tornato nel suo passato da uomo ancora in cerca di risposte.

Ma, a pensarci bene, credo che il mio ritorno l’abbia deciso una rivelazione. Una visione venuta da un viaggio provvisorio nella morte.


Proprio questa, la morte, sarà l’unica antagonista. Quella maledetta presenza davanti la quale ognuno di noi prima o poi dovrà fermarsi con la consapevolezza di non avere più tempo per recuperare un amore, abbracciare un nostro caro o sorridere al mondo come se tutto fosse un imbroglio.

Quello era un confine in cui chi se ne andava poteva tornare solo da vecchio per cercare la terra che serve a chiudere gli occhi.

Il paese dei segreti addii è stato una delle letture più emozionanti dell’anno. Un romanzo inaspettato come la vita, un viaggio doloroso capace di presentarsi al lettore con una voce consolatoria e un tono quasi da commedia. Una commedia che arriva al lettore sotto la forma di un canto d’usignolo, vivo e delicato come la redenzione tanto desiderata.

Alla prossima