Kazuo Ishiguro presenta «Il Gigante Sepolto» @ Circolo dei Lettori

Kazuo Ishiguro presenta Il Gigante Sepolto Circolo dei Lettori

Riparte la stagione 2015 del Circolo dei Lettori di Torino.

Nel primo mese di incontri non poteva passare inosservata la presentazione de «Il Gigante Sepolto» (Einaudi), l’ultimo romanzo dell’autore giapponese (naturalizzato inglese) Kazuo Ishiguro.

A distanza di più di cinque anni dal suo ultimo libro, Ishiguro torna con un romanzo fantasy che ha fatto e sta facendo molto discutere. 
Su tutte l’aspra critica di Ursula K. Le Guin, una delle maestre del fantastico, la quale non ha mancato di sottolineare questa immersione discutibile nel genere, accusando Ishiguro di non poter rimanere ai margini. Forti le dichiarazioni:

Leggere il libro è stato doloroso. È stato come guardare un uomo che cade da un filo alto mentre grida al pubblico: stanno dicendo che sono un camminatore a fune?

Ore 21.00, la sala dell’incontro è gremita in attesa di sentire parlare l’autore di questa nuova visione, non prima però di aver ascoltato una lunga introduzione di Nadia Fusini, critica letteraria e woolfiana per eccellenza.

Dopo esser stato sottoposto al severo giudizio della moglie di Ishiguro, The Buried Giant vede la luce dopo sei anni di duro lavoro afferma Fusini.

Un’opera che al di là di orchi, draghi e cavalieri vuole indagare il tema della memoria, il rapporto che questa può avere con il singolo, con la massa e soprattutto con la Storia.
La Storia, l’ectoplasma dal quale lo stesso Ishiguro afferma di aver preso e modellato le sue fonti. Le tragedie della Bosnia e del Ruanda (per citarne alcune), queste i punti fermi dai quali partire, questi i cardini da trasportare in un periodo storico/immaginario ben preciso, con la funzione mirata di sviluppare queste tragedie.

La guerra nasce quando la memoria sociale subisce un ribaltamento e si dimentica “l’altro”.

Ecco quindi affiorare l’idea di portare la vicenda in un set intercambiabile e bizzarro, quasi arturiano, del quale non si hanno molte informazioni. Solo in questo modo ogni lettore potrà sentirsi ancora più partecipe, muovendosi in un modello in cui ogni singolo essere umano possa riconoscersi.

Un libro simbolico, allegorico e dalle tinte fiabesche, questo si devono aspettare i lettori. Una virata brusca quella di Ishiguro, bisogna dirlo. La sua metafora è palese, sarebbe disposto ad usare qualsiasi genere, qualsiasi mezzo per far volare la sua macchina, il suo romanzo.

Ho lavorato sul perché ci si liberi dei ricordi dolorosi. Ho scritto poi quello che accade se un intero paese vuole dimenticare. 

Un lavoro introspettivo, non trascurabile, dopo libri meravigliosi come «Non Lasciarmi» o «Quel che resta del giorno». Questa storia nebbiosa d’identità rischia di proiettare e consolidare nuovamente Ishiguro tra i grandi autori contemporanei.

La colpa, il ricordo, l’oblio e la rinascita sono tutti elementi immersi nella nebbia, potranno aggredirvi, potranno lasciarvi indifferenti o sorprendervi, ma questa è la forza della letteratura, del menefreghista Ishiguro e dei suoi personaggi smemorati.

Citazioni tratte dal profilo Twitter de Il Circolo dei Lettori.

Autore: Kazuo Ishiguro
Traduttore: Susanna Basso
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
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tag #Fantasy #RegnoUnito

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