La sfilata dell’amore di Sergio Pitol
Sergio Pitol, classe ’33, è uno degli autori più importanti della letteratura contemporanea messicana. Da molti viene definito l’autore del raccordo, il punto di transizione tra la vecchia generazione di scrittori messicani del Novecento e le nuove penne latinoamericane.
Nonostante le sue origini italiane è stato riproposto solo da una decina di anni, grazie alle scommesse di Nottetempo, SUR e gran vía, quest’ultima in particolare con «La sfilata dell’amore», il romanzo grazie al quale Pitol si aggiudicò il Premio Herralde nel 1984.
Lo sfondo è quello del Messico degli anni settanta, una terra lontana, burrascosa, difficile, sotterranea, spesso sconosciuta al lettore poco curioso. Quel Messico che è da sempre oggetto di studio per Pitol e i suoi personaggi.

Del Solar è uno di questi, uno storico che a distanza di anni decide di ritornare nel suo paese natale tra ricordi d’infanzia e documenti misteriosi. Dopo aver scritto un libro sul 1914, vorrebbe ora replicare il successo concentrandosi sul ’42, l’anno in cui il Messico dichiara guerra alla Germania e il salotto di Delfina Uribe era popolato di artisti, intellettuali, scrittori e politici. Al centro della vicenda un omicidio insabbiato dal passare degli anni e da fini macchinazioni.
«La sfilata dell’amore» è il romanzo dei ricordi, un grande dialogo nel quale Pitol fa parlare di storia i suoi personaggi mutevoli. Le interviste di Del Solar alle figure del suo passato, sono quelle di un uomo alle classi sociali del suo paese.
Un’opera […] in cui nessuno era chi diceva di essere, dove i personaggi si sdoppiavano a non finire e adottavano le maschere più assurde, come se quello fosse l’unico modo per vivere in mezzo agli altri.

Ci troveremo tra le mani un’opera indagatrice che va oltre i generi e attinge dal reale e dal romanzato con indifferenza, quasi con furbizia, sfilando con quel vanto tutto aristocratico del romanzo che, impegnato, sta scavando furioso tra le intersezioni della memoria.
Mai perdere la pazienza, i personaggi di Pitol ci diranno tutto:
-Che cosa scrive?
-Che genere? É questo che vuole chiedermi? Che importanza hanno i generi letterari? Scrivo, tutto qui. E pubblico libri per intenditori. Vivo! L’attività se non lo sa, per me più importante. Per questo mi sento obbligato a ridere del mondo intero.
Pitol si conferma indagatore della realtà dando vita a una storia a tratti macchinosa, abbandonata dall’azione in favore dell’ipotesi e del mistero. Una narrazione raffinata, quasi critica, non affine a tutti ma che restituisce al lettore ambizioso un gioco intriso d’amore attraverso la Storia. Un’istantanea di un paese complesso scattata da chi i dettagli non li hai mai persi di vista.
Autore: Sergio Pitol
Traduttore: Stefania Marinoni
Editore: gran vía
Collana: gran vía original
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