Solaris: Muro di Casse di Vanni Santoni

Una musica veloce fatta di bassi, suoni campionati e vibrazioni, con la quale un intero movimento cerca di avvicinarsi al divino. Una realtà stratificata e difficile da analizzare dalla maggior parte della società moderna, fatta di pregiudizi e disinformazione.

«Muro di Casse» di Vanni Santoni (Laterza) si rivela essere un mezzo diretto, uno strumento di chiarificazione, un occhio attento e indagatore sul mondo dei rave, dei free party e sulla free tekno.

Come poter far luce su questa realtà senza risultare didascalici e settoriali?
Fare un romanzo è la soluzione. Il romanzo, che come afferma Walter Siti, può schierare la letteratura rispetto alla cronaca e alla sociologia, nel tentativo di venire a capo della realtà.

Sì, avete capito bene: un romanzo sul mondo delle feste, su tutto quello che storicamente ruota attorno a esso.
Lo sfondo è quello Europeo. Si tratta di un viaggio tra le città nelle quali questo movimento ci è nato, si è sviluppato e che, a distanza di anni, continuano a essere meta per migliaia di giovani.

Le voci narranti sono quattro:
Iacopo, Cleo e Viridiana sono ravers, coloro che il movimento lo hanno sempre vissuto sviluppando un’ideale, una consapevolezza e adeguando ad esse, ognuno a modo suo, un istintivo modo di vivere. Tre approcci diversi e romanzati per indagare aspetti di questa cultura.
La quarta voce, invece, raccoglie informazioni, ripercorre in maniera orale la fabula, indispensabile per raccontare un libro sull’argomento.

Invece che?
Invece è tutto finito.
E su, rispose Melusine, la festa era bella, è bella, è uno scialo, guarda come stiamo, il sole ci dà i baci, cazzo centra dire queste cose.

Santoni nell’esplorare e coinvolgere il lettore in questo viaggio on the road, usa uno stile diretto caratterizzato da un registro autentico che non risulta artificioso. Si serve di una veridicità attraverso la quale è possibile abbattere ogni tabù.

Il mondo delle droghe ad esempio, descritto senza nascondere niente, descritto con l’intento di spiegarlo o quanto meno contestualizzarlo e analizzarlo. A tutto questo si accodano le filosofie, i diritti rivendicati e le repressioni.
200 bmp, la sensazione che solo quelle vibrazioni sanno dare, un ballo che dal 1989 non si è ancora fermato anche se – con il tempo – è stato reso illegale.

Tesi e antitesi si mescolano al romanzato grazie anche ai dialoghi, che ribaltano punti di vista e sono l’espediente per aggiungere alla narrazione parti più smaccatamente saggistiche.

Perché sognare un quarto d’ora di celebrità se potevi prenderti dieci o venti ore al centro dell’universo? E la bellezza. Potevamo creare ovunque la bellezza: in ogni angolaccio, sotto a ogni cavalcavia, poteva sgorgare una fonte di meraviglia. Ogni periferia, ogni cittadina di provincia senza più guizzi poteva tornare a splendere e ribollire per una notte. E non parlo solo dei posti dove andavamo: il fatto che andassimo in alcuni faceva sì che tutti, in potenza, custodissero la bellezza.
Quindi, la speranza.

Questo muro di casse potrebbe non attirare i più, è un romanzo a margine, come la stessa cultura rave. Potrebbe annoiare il lettore disinteressato per la sua innegabile influenza saggistica, ma potrebbe anche essere quel libro più necessario che in Italia mancava e che va a saziare quei lettori (come il sottoscritto) che hanno una vera e propria curiosità nel capire il sottosuolo, indagando le più disparate sottoculture. È il lettore stesso che deve decidere di mettersi in gioco.

Questi sono solo gli obiettivi di Santoni, ma della collana pubblicata da Laterza, di cui «Muro di Casse» fa parte: Solaris.

Bisogna trascinarsi verso un’accettazione del fenomeno, bisogna capire che quest’onda non la si può reprimere.

Puoi sgomberare decine di feste, puoi cercare di sopprimere un’esigenza espressiva, ma tra le campagne, da un vecchio capannone abbandonato, che solo Dio sa dove si trovi, inaspettatamente, per una notte sola, una musica tuonante farà rivivere quello che nel sottosuolo non è mai riuscito ad essere ucciso. Solo i cechi non vogliono sentire.

Autore: Vanni Santoni
Editore: Laterza
Collana: Solaris
_______
tag #Italia

Potrebbe interessarti anche:

Gli Undici Treni di Paolo Nori tra ironia e parola. marcos y marcos

Gli Undici Treni di Paolo Nori tra ironia e parola.

Andrea PennywiseMar 16, 20173 min read

Stracciari e Baistrocchi, i protagonisti di questa storia, proprio qui uniscono le loro strade, avvicinandosi e allontanandosi, seguendo gli «Undici Treni» di Paolo Nori (Marcos y Marcos).

Il Grande Animale di Gabriele Di Fronzo

Il Grande Animale di Gabriele Di Fronzo

Andrea PennywiseGen 22, 20162 min read

Il mio lavoro, facile capirlo, ha a che fare con la parte viva dei morti. Così esordisce Francesco Colloneve, il protagonista de «Il Grande Animale»

Nicola Lagioia La ferocia Premio strega

La Ferocia di Nicola Lagioia

Andrea PennywiseOtt 7, 20143 min read

Il crollo della famiglia Salvemini, di una grande famiglia pugliese. Nicola Lagioia tra ferocia e gotico meridionale.