Gli Eccentrici: Horacio Quiroga e Norberto Luis Romero

Horacio Quiroga e Norberto Luis Romero sono i primi due eccentrici della collana di Edizioni Arcoiris che ho deciso di leggere, per scoprire e farmi un’idea rispetto un nuovo volto della letteratura latinoamericana.

Due autori di nicchia (almeno nel nostro panorama) che mi hanno permesso di allargare gli orizzonti all’interno di un tipo di letteratura che amo molto.
Una scelta dettata da un criterio ben preciso: una penna del passato e una penna contemporanea.

Lo sfondo è sempre lo stesso, le strade polverose e una lontana influenza di realismo magico che aleggia tra le pagine di alcuni di questi racconti.

«I Perseguitati» di Horacio Quiroga

La pioggia si abbatte fuori dalla finestra e le ossessioni rimbalzano tra le pareti della casa di Leopoldo Lugones. Così comincia il racconto, così Quiroga trasmette la sua caratteristica cupezza, attraverso la pioggia e le ossessioni.
Autore molto controverso, già dall’infanzia stringe un rapporto molto stretto con la morte, tra incidenti e suicidi di familiari e amici.

Con Horacio Quiroga inizia il racconto ispanoamericano moderno, questo è il suo peso.

«I Perseguitati» si presenta come una complicata partita di scacchi tra persecutore e perseguitato nella quale i ruoli si invertono, si fondono in un ritmo serrato caratterizzato da influenze legate alla letteratura di genere più classica.
Un racconto molto vicino al Cuore Rivelatore di Edgar Allan Poe, al quale lo stesso Quiroga si ispirava, portandosi dietro le aspre critiche di autori del calibro di Borges.

Il protagonista – omonimo dell’autore – vuole sondare gli angoli più bui della nostra psiche, angoli nei quali si celano le nostre paure e le nostre paranoie. Il modo per farlo, per indagare, è rapportarsi e giocare con chi queste ossessioni le ha già razionalizzate e toccate con mano.

Ottima in questo caso, sia la traduzione che la bellissima prefazione di Giulia Zavagna che riesce a contestualizzare un grande classico, permettendo di orientarsi con più consapevolezza tra queste ombre.

Bisogna leggere Quiroga.

Un invito che non proviene dal sottoscritto, ma che viene dalla bocca di chi questo tipo di letteratura l’ha rivoluzionata: Roberto Bolaño.
Parliamo di un grande must e se lo consiglia Bolaño, un motivo ci sarà.


«Istantanee d’Inquietudine» di Norberto Luis Romero

Molto interessante anche la voce di Romero, autore argentino molto apprezzato e premiato soprattutto in Spagna.
I suoi racconti sono un’orgia tra il reale e il fantastico, nascono da idee molto originali, partorite tutte da situazioni legate alla nostra realtà che poi si fondono con elementi fantastici e paradossali.

Non posso fare a meno di citare la particolarità di racconti come L’ultima piangitrice, Il fiore azteco o Diario del tassidermista, qui l’immaginario di Norberto Luis Romero trova il suo apice.

Buone intuizioni e sviluppi dalle tinte simboliste, ma che si perdono in finali che non sempre aggrediscono il lettore. La tradizione cortázariana sembra essere comunque stata fatta propria, per poi discostarsi attraverso una voce credibile.

Come il gobbetto di un racconto delle Mille e una notte, è morta soffocata da una spina di pesce.

Rimane una raccolta consigliata a chi cerca letture atipiche, con uno sguardo maggiore all’intrattenimento.


La collana de Gli Eccentrici si rivela essere una proposta indispensabile di cui il lettore italiano aveva bisogno per approfondire la proposta dal Sud del mondo. Permette uno sguardo sui grandi classici della letteratura ispanoamericana, senza tralasciare un osservatorio tutto contemporaneo. Il formato a pagine ridotte ingolosisce, io stesso approfondirò ulteriormente i titoli del loro catalogo e questi scrittori da noi poco conosciuti, particolari, in parte tormentati, che scrivono coperti e nascosti da un perenne rumore di pioggia.

Autore: Horacio Quiroga, Norberto Luis Romero
Traduttore: Dajana Morelli, Giulia Zavagna
Editore: Edizioni Arcoiris
Collana: Gli Eccentrici
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tag #Argentina #Pampa #Uruguay

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